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SANTUARIO
Gesù Sacerdote Misericordia Infinita

Il Santuario di Bethania

Questa Chiesa è sorta per il desiderio di Nostro Signore Gesù Cristo, che ne ha fatto richiesta insistente nelle locuzioni interiori alla sua Serva Suor Santina Scribano,Suor Santina Scribano messaggera di Gesù Sacerdote Misericordia Infinita, di cui è già a Roma la causa per la beatificazione.
“In quella Chiesa che Lei farà costruire nella Bethania, molto grande e semplice, quali ricchezze infinite vi si racchiuderanno, poiché ivi Gesù stabilirà il trono della sua Grande Misericordia. Nessuno vi entrerà invano; lì ha stabilito il trabocchetto della Misericordia Infinita” (D. S. II, 390).
Ed ancora: “Tenterò di descrivere l’atteggiamento di Gesù Misericordia Infinita perché possa farne ritrarre, per quanto è possibile, la forma:Gesù è, nella sua immensità, di una bellezza che non è di questa terra, in atteggiamento maestoso e pur pieno d’amore che si dona a noi. Così pure è l’atteggiamento delle sue braccia aperte come da abbracciare tutto il mondo. Circonfuso nella sua luce è rivestito da un’ampia tunica bianca; nel petto arde il suo Cuore e la luce del fuoco si proietta all’intorno. Dalla larga ferita del Cuore esce come una cascata: acqua e sangue (che sono Amore e Misericordia) e sotto ai suoi piedi quest’onda purissima forma come un mare. In questo mare è immerso il mondo, come una palla nell’immenso oceano.Gesù di BethaniaQuesto è l’affresco che Gesù vuole nella Chiesa che farà costruire nella Bethania, sopra l’altare della grande Misericordia, e Misericordia ritroveranno tutti quanti ne cercheranno. Senza misura, a sazietà, per che la vorrà.
Per l’altare centrale, nella parete semicircolare, Gesù vuole raffigurata l’Opera sua. Gesù Sacerdote tiene molto in alto, in atto di offerta, una patena. Dentro ci sono particole che un fuoco consuma come sfiorandole.
Sotto, quasi ai piedi di Gesù c’è il mondo, molto grande, in cui si vedono l’Italia e la Sicilia. Proprio da Siracusa sorge un bellissimo giglio circondato da molte spine e, come legato con le spine da una specie di nastro, ove sta scritto: “Opera Sacerdotale”. Il giglio si eleva molto, molto in alto, fin nel Cuore di Gesù.
Dalla patena, come se fosse bucata nel centro, esce sangue che scende diritto nel calice del giglio. Poi ancora, sempre dalla patena, esce il sangue a spruzzo rotondo su tutta la terra.
Man mano quelle ostie si consumano, altre vengono a posarvisi sopra." (D. S. II, 379-380)

 

Mons. Amm. Diocesano, Benedizione della prima pietra

Sintesi storica
dell’Eretto Santuario di Bethania
dedicato a
Gesù Sacerdote Misericordia Infinita
c.da Isola- 96100 Siracusa

Una data da non dimenticare
27 agosto 1989 h 19.00

 

La Prima Pietra

L’Amministratore Diocesano Mons. Biagio Mezzasalma benedice in Siracusa alla Penisola della Maddalena sul Plemmirio ondoso, la 1ª Pietra del Santuario di Bethania dedicato a Gesù Sacerdote Misericordia Infinita.
Grande concorso di popolo ha caratterizzato questo tardo pomeriggio di fine agosto. Il parco elevato sul luogo ove sorgerà la Chiesa, dava a tutti possibilità di seguire e partecipare alla Concelebrazione Eucaristica presieduta dallo stesso Mons. Mezzasalma.
La sacra cerimonia ha avuto momenti di commozione e tempi di sacro silenzio nel suo svolgersi; ed ha interessato i presenti in grado sommo.
Fra le personalità, in prima fila, il Sindaco di Siracusa avv. Salvatore Barberi, l’avv. Fausto Spagna già sindaco della Città nella precedente Amministrazione, l’architetto progettista Gaetano Romano, l’on. dott. Giuseppe Lo Curzio, l’on. dott. Paolo Romano, l’assessore dott. Franco Cirillo, il Console di Spagna dott. Renato Bufardeci, il dott. Giuseppe Bordieri, Direttore dell’Ufficio Registro, l’Esecutivo di Bethania C. M. al completo e tanti altri ancora.
Un lungo applauso è stato tributato alla “pietra” locale color oro del tipo “giuggiulena”, tratta dalle Cave di Terrauzza, e contenente la pergamena ricordo. Calata con una gru del sig. Stefano Borella, la pietra è stata interrata.
Pietra su pietra a Bethania sorge il tempio dedicato a Gesù Sacerdote Misericordia Infinita.
È il Santuario della Misericordia,
il Santuario della Riparazione,
il Santuario del Compenso,
il Santuario del Perdono e della Riconciliazione.


Il “Libro d’oro” raccoglie già i primi nomi di quanti il Signore suscita a partecipare alla costruzione della SUA CASA DI PREGHIERA. È un onore poter dire di aver contribuito alla edificazione di questa Chiesa del 2000!
Poiché è frutto di preghiera e di sacrifici dei chiamati, dei consacrati e dei conquistati, in quanto sorge con le libere offerte, senza alcun finanziamento da parte di Enti civili o di Enti religiosi.
L’unico nostro Provveditore è “Onorevole” S. Giuseppe"Onorevole" S. Giuseppe come affettuosamente lo si chiama qui a Bethania. “Sai, Gesù, ho supplicato S. Giuseppe, che è il custode, per la fabbrica e per quanto occorre…” (D. S. II, 384). E ancora: “…Prima dirmi questo Gesù avevo supplicato S. Giuseppe, ed oggi ancora più, di mandare la provvidenza necessaria perché sorga direttamente l’Opera, senza aver bisogno di ricorrere all’albergo per, non dico profanare, ma anche minimamente offuscare la santità del luogo. Se Lui lo vuole, niente è impossibile, poiché Lui mi ha detto che non è cessato il tempo dei prodigi…alla Mamma e a S. Giuseppe premono gl’interessi di Gesù più ancora che a noi che non ne comprendiamo, per la nostra natura umana, tutto il valore…” (D. S. II, 391). Così: “S. Giuseppe è impegnato per la casa…” (D. S. II, 396).
Inoltre a questo amato Patriarca S. Giuseppe è affidata la vita interiore e la purezza di tutti i figli spirituali che Gesù ha affidato alla sua serva fedele Suor Santina (cfr. D. S. II, 385).

Telegramma del Santo Padre il Papa Giovanni Paolo II
inviato in occasione della benedizione della 1ª pietra dell’eretto
Santuario di Gesù Sacerdote Misericordia Infinita

Città del Vaticano

Rev/mo Amministratore Diocesano
Curia Arcivescovile
P.zza Duomo 5
96100 Siracusa

CORRISPONDENDO AT DEVOTA RICHIESTA PARROCO FRANCESCO MARIA SORTINO CIRCOSTANZA BENEDIZIONE PRIMA PIETRA SANTUARIO GESÙ SACERDOTE DIVES IN MISERICORDIA SOMMO PONTEFICE RIVOLGE AT INTERA COMUNITÀ PARROCCHIALE BENEAUGURANTE SALUTO ESPRIMENDO AUSPICIO CHE NUOVO EDIFICIO SERVA AT INCREMENTARE SPIRITO DI FEDE DEDIZIONE ALLA PREGHIERA FIDUCI NEI SACRAMENTI DELLA DIVINA GRAZIA MENTRE IMPARTE AT LEI CLERO ET FEDELI PARTECIPANTI SOLENNE RITO IMPLORATA BENEDIZIONE APOSTOLICA.

EDWARD CASSIDY sostituto

La Pergamena Ricordo
+

Favente
DEO OPTIMO MAXIMO
regnante
JOANNE PAULO II Pont. Max
qui
Litteris Encyclicis DIVES MISERICORDIA
Christifidelibus
SACRATISSIMI CORDIS JESU
thesauros
hoc templum
Ipsi JESU SACERDOTI INFINITAE MISERICORDIAE
DICANDUM
in PENINSULA Magdalena Apud Syracusas
erigendum placuit
inspirante sorore SANCTINA SCRIBANO

Don Sortino pone la sua firma sulla pergamena
ex Congregatio RAGUSIENSI EJUSDEM
CORDIS JESU
*********
Dominus BLASIUS MEZZASALMA
Administrator Diocesanus
huic primo lapidi benedixit
adstante
L'Amm. Diocesano

Parocho FRANCISCO MARIA SORTINO
qui
tamquam divinitus inspiratum
hoc templum erigendum accepit
omnia ad opus necessaria diligenter paravit
et hunc diem
laetis auspiciis decoratum
vidit et magno gaudio salutavit
intercedentibus B . V. Maria Matre et Mediatrice,
Beato Joseph Eius Sponso
Et Beato Friderico Campisano
______________
____________


ad. VI Kal. Sept. MCMLXXXIX


Con l’aiuto
di DIO OTTIMO MASSIMO
sotto il Pontificato di GIOVANNI PAOLO II
felicemente regnante
il quale con la Lettera e Enciclica
DIVES IN MISERICORDIA
ha aperto i tesori
del CUORE SACRATISSIMO DI GESÙ
per ispirazione della Serva di Dio
Suor SANTINA SCRIBANO
Della Congragazione delle Suore
del SACRO CUORE DI GESÙ DI RAGUSA
si è dato inizio
nella PENISOLA Maddalena presso Siracusa
alla costruzione
di questo tempio
DEDICATO
Allo stesso GESÙ SACERDOTE
MISERICORDIA INFINITA
* * * * * * * *
Mons. BIAGIO MEZZASALMA
Amministratore Diocesano
ha benedetto questa prima pietra
presente
il parroco FRANCESCO MARIA SORTINO
il quale
ha recepito la ispirazione
di erigere questo tempio
e con ogni diligenza ha tutto preparato
e ha visto questo giorno
coronato di lieti auspici
salutandolo con grande gaudio
per l’intercessione della B.V. Maria Madre
e Mediatrice di tutte le grazie,
di S. Giuseppe Suo Sposo
e del Beato Federico Campisano
eremita in questa Penisola Maddalena
_______________
___________


BETHANIA IN SIRACUSA, 27 AGOSTO 1989

Storia cronologica della costruzionedel Santuario.

 

Lavori di costruzione del Santuario di Bethania
Inizio dei lavori
26 Aprile 1990
Vista aerea del Santuario  e L'Architetto Gaetano Romano

Dopo i sondaggi geologici, vengono appaltati i lavori per la costruzione del Santuario di Bethania in Siracusa, dalla S.C.C. del dott. Giuseppe Mangiafico.
I tecnici della S.C.C. sono impegnati, in unità con l’architetto progettista dott. Gaetano Romano, impegnato in prima persona nella realizzazione del suo-nostro progetto.
Pietra su pietra sorge il Tempio a Gesù Sacerdote Misericordia Infinita. Viene fissato lo “schema” della pianta col “magrone”. Una “foresta di ferri” è stata poggiata e ben coordinata per essere coperta da un mare di cemento. Tutto affinché sia conforme alla norme antisismiche vigenti.
Il 26 agosto 1990 ha avuto luogo la solenne benedizione delle prime due campane e il relativo alloggio su un traliccio alto 15 metri c., campanile provvisorio dell’ erigendo Santuario, è dono del sig. Stefano Borella.26 agosto 1990 Benedizione delle prime due campane Le due Campane "Federica" e "Santina"Le campane sono state battezzate col nome di : “SANTINA”, in onore alla Serva di Dio Suor Santina Scribano, pesa Kg. 60,800 è fusa in sol:b, ha un diametro di 0,45; e di “FEDERICA”, in onore del Beato Federico Campisano (1250-1355 2 agosto), il Solitario della Penisola della Maddalena, l’eremita siracusano che trascorse la vita nell’orazione, nella contemplazione e nell’aiutare il prossimo.
Questa pesa Kg. 265 è fusa in si:b ha un diametro di 0,77.
La costruzione di una Chiesa, di un Santuario, di un Tempio, non è tanto un fatto tecnico, meccanico, calcolato; è piuttosto un potente, forte, continuo, intenso atto di fede: “credo, Signore”!
Viene da pensare alla costruzione del Tempio di Gerusalemme: un ammasso di legname, di ferro, di operai specialisti e tecnici di ogni tipo; e ancora altro materiale di ogni genere per edificare la Casa del Signore d’Israele, del Dio di Abramo, Isacco e Giacobbe, del Dio degli eserciti, il Signore dei signori per dirla nel gergo biblico, tanto familiare agli ebrei.
Un avvenimento solenne, austero, ordinato; dove ognuno occupa il posto assegnato e svolge la mansione specifica in un contesto di gloria e di onore al “Signore nostro e Dio nostro”.
Le macchine guidate dalla esperienza e dalle esigenze del momento, sveltiscono il lavoro e lo qualificano. Un viavai di mezzi: camion, tir, veniero, betoniere, pompe per il getto, si alternano di continuo e in maniera instancabile.
Si staglia ben chiaramente questo luogo di culto, trono della Misericordia Infinita del Padre. Ci attira, ci avvolge, ci eleva. L’ing. A. Mudanò guida i lavori, coadiuvato dall’equipe esecutiva fra i quali emerge il Sig. G. Vasques. Inseguito l’ing. A. Mudanò resterà il direttore dei lavori anche per le fasi successive di completamento.Le trentadue colonne
Vediamo crescere questa creatura gloriosa, mentre già spiccano i ferri delle 32 colonne che compongono l’esterno dei vari porticati; e le 24 colonne binate interne. Questo Santuario è sorto per dare il Compenso, l’Adorazione, la Riparazione a Gesù, e poiché Gesù alla sua Serva Suor Santina dice: “ Ivi ho stabilito il Trono della Mia Misericordia Infinita” (D. S. II 478), le 24 colonne richiamano i 24 vegliardi dell’Apocalisse che stanno dinnanzi al trono di Dio e si prostrano in adorazione (cfr. Ap 4,4 e ss.); binate per evidenziare il mandato affidato da Gesù ai suoi discepoli quando lì inviò a due a due ad evangelizzare (cfr. Mc 6,7).
La traccia della grande pala che accoglierà l’immagine di Gesù Sacerdote Misericordia Infinita, incomincia ad innalzarsi maestosa dietro l’altare della Grande Misericordia, dove ogni sacerdote celebrerà per ottenere per sé e per i fratelli misericordia, pietà e perdono.
Gesù, da questo trono di misericordia, vuole dispensare amore e salvezza a tutta l’umanità.
Perciò Bethania è il luogo privilegiato dove Gesù abita e risiede, e attende tutti indistintamente e ciascuno per dare Se stesso e chiedere ad ognuno il cuore (Præbe, fili, cor tuum mihi).
Impegnati dinnanzi a Dio, alla Chiesa, alla Storia; impegnati davanti alla nostra coscienza ad amici e benefattori, per realizzare l’Opera Sacerdotale voluta e affidata da Gesù a noi per mezzo della Sua e nostra suor Santina, osiamo affermare che “Bethania cura gli interessi di Gesù!”
Espressioni simili sgorgano dal cuore di tanti cittadini, dall’animo puro, di tanti amici, dalla visita di pellegrini ansiosi di trovare un punto di riferimento, un appoggio, un sostegno ai richiami dello Spirito.
L’Opera Sacerdotale ha il Suo Cuore visibile nel Santuario dedicato a Gesù Sacerdote Misericordia Infinita.
Ma non basta.
Il Santuario offre due aspetti fondamentali: irradiazione di luce attraverso il Messaggio Sacerdotale della Misericordia Infinita del Padre, portato fino agli estremi confini della Terra (cfr. At 1,8), Gesù luce del Mondo(cfr.Gv 8,12), Luce d’eterna luce; e l’accoglienza dell’Uomo pellegrinante e peccatore, bisognoso di perdono, di conversione e di pace.
La purezza delle intenzioni nelle azioni è la chiave per accedere nel Cuore di Gesù e trovarvi riposo e ristoro. Non ha Egli detto: “ Venite a Me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, ed Io vi darò sollievo. Portate su di voi il Mio giogo e imparate da Me che sono mite ed umile di cuore a troverete ristoro per le vostre anime” (Mt 11,28-29).
Cristo gloria del Padre dev’essere tutta la gloria dell’uomo e chiede tutta la purezza della sua creatura per essere glorificato “in pienezza”.
Nei lavori per la costruzione del nostro Santuario, occorre vigilanza su tutto e su tutti. Ce ne rendiamo conto ogni giorno. Quanto viene raccolto goccia a goccia, giorno dopo giorno, con pazienza, sacrificio e perseveranza, come ad esempio il riciclaggio di carta, stoffa, allumino, ferro ecc., insieme alle libere offerte di anime generose sparse in tutti i cinque Continenti, e con il lavoro assiduo e silenzioso di anime che operano a tempo pieno in questa Bethania voluta da Gesù, d’un colpo viene speso per questa che è l’Opera di Gesù.
Questo Santuario della Misericordia affascina tanta gente. Gli occhi di tante anime sono fissi a questo miracolo della Provvidenza Divina.
Un noto Monsignore, in visita a Bethania C.M. mentre si aggirava, accompagnato dal Titolare dell’Impresa costruttrice fra le colonne del Tempio di Bethania, esclamava, compiaciuto e ammirato. “Davvero qui è il caso di dire Populus ædiphicavit”.
L’ ing. Filippo Veltri in visita al Santuario di Gesù, tra le sue considerazioni tecniche afferma: “Qui il coraggio è temerarietà; razionalmente: è una follia. Ma, è una FOLLIA D’AMORE”.
Quella persona che interrogando il Fondatore il Sac. Francesco Maria Grazia Sortino su dove prendesse i soldi per costruire questa Chiesa, si sente rispondere: “Voi siete la Provvidenza di Dio”, detto, di un padre della Chiesa; a sua volta questi afferma ad altri: “Là c’è la Provvidenza”!
“Dio ricco di Misericordia” (Ef 2,4) che non si lascia mai vincere in generosità, non viene mai meno alle sue promesse e attraverso i secoli ancor oggi ci dice: “Darò pace in questo luogo e la pace dell’anima in premio, a chiunque concorrerà a innalzare questo Tempio” (Ag 2,9).
Cresce il Santuario di Bethania col cuore dei suoi Benefattori.La sacra effige del glorioso S. Giuseppe, collocata nella Cappella della Chiesa parrocchiale.
Dobbiamo credere fortemente, fermamente, nonostante. Noi crediamo, Signore, Tu aiutaci a credere sempre più.
Maria SS. e S. Giuseppe si sono presi l’incarico di provvedere alla costruzione della Casa di Gesù loro Figlio. Come segno del nostro amore, della nostra devozione e gratitudine a Loro due, il 18 Marzo 1991 l’arcivescovo di Siracusa mons. G. Costanzo ha incoronato S. Giuseppe. Questa è la terza incoronazione nel mondo, dopo quella a Barcellona in Spagna e quella in Messico nel 1981. Il 22 Agosto 1991 Maria SS. viene ad essere eletta Regina di Bethania.
È un discorso di FEDE questo. L’Opera di Gesù a Bethania C.M. ha la sua caratteristica, la sua singolarità, la sua genuinità, la sua originalità, la sua distinzione, le sue difficoltà, la sua proprietà.
Noi siamo chiamati ad esserne “Testimoni e Apostoli”.
Il 15 Luglio 1993 alle ore 10,40 giornata storica negli annali di Bethania. Un pauroso INCENDIOIncendio a Bethania 15 luglio 1993 si sprigiona. Incenerito il tetto in legno lamellare della Chiesa - Santuario di Bethania, e la copertura in legno per le pendenze, dove un operaio, da alcune ore ha iniziato a saldare la guaina. Un incendio provocato da una distrazione? Una imperizia? Una superficialità nel delicato lavoro? Distrugge cumuli di sacrifici che completavano un’Opera ardita e frutto di solidarietà.Il tetto del Santuario crollato  a causa dell'incendio L’intervento dei VV.FF. non impedisce alle fiamme di avanzare, bruciare e incenerire tutto quel legno già posto in opera e pronto per ricevere guaina e fogli di rame 8/10. Ci sono rimasti gli occhi per piangere e il cuore per addolorarsi. Telefonate, cordoglio, incoraggiamenti da ogni parte. Fiat. Fiat. Intanto dobbiamo continuare a pagare quanto è andato distrutto dal fuoco. Doloso? Affatto. Piuttosto doloroso. E quanto!!!
Abbiamo offerto al Signore questo grande e grave sacrificio. Lo accetti per i suoi fini imprescrutabili.
Al Maligno non piace la realizzazione di quest’Opera voluta da Gesù; Egli attraverso la sua serva Sr. Santina ci aveva ammonito: “ Veda che il demonio non dorme e cerca con tutti i mezzi di annientare l’Opera, perché lui sa il danno che gliene verrà. Non si lasci vincere dalle difficoltà; con umiltà e fiducia le superi, soprattutto con l’aiuto Divino” (D.S. II, 273); e ancora: “Nessuno può distruggere l’Opera di Dio, nessuna potenza umana o diabolica, per quanto queste potenze fremano di rabbia e suscitino ogni sorta di prove”(D.S. II,517).
Il Maligno tenta di impedire, di rallentare, di ostacolare l’Opera in ogni modo; si serve di suoi emissari, e li trova; c’è chi fa il suo gioco inconsapevolmente credendo di dar gloria al Signore. È il colmo, ma è così. Comprendiamo come la pazienza alimenta la fede, rafforza la speranza.
Ci sembra di aver fatto un brutto sogno, perché ci siamo sentiti impotenti, bloccati, incapaci, mentre tutto arde, brucia.
Sì, le suore accorrono, vogliono intervenire ad ogni costo. Quel fumo denso, nero, agitato da un venticello e alimentato da materiale altamente infiammabile fa pensare all’ora delle tenebre che sembra avere il sopravvento.
Grazie a tutti gli Amici e Benefattori, si lavora a ritmo serrato e si procede con decisione nella ricopertura del Santuario a forma semicircolare.
Il tetto a 5 grossi gradoni che partono dalla quota m. 11,56 per arrivare a quota m. 14,60, stanno ad indicare il cammino di ascesi delle anime verso il loro unico Signore.
Ultimata la copertura si procede ai tamponamenti,Tamponamenti del Santuario agli infissi di acciaio per le future vetrate istoriate, che richiedono uno studio a parte e tempi non brevi , anche per i costi; intanto vengono messi in opera dei vetri antisfondamento.Tamponamenti del Santuario
Man mano che passano i mesi, la costruzione assume un aspetto sempre più armonioso e delineato nelle sue strutture portanti. Ci sentiamo più convinti e più attenti nel dettagliare ogni esecuzione. I consulti sono più frequenti per una migliore soluzione di ogni aspetto che si delinea con maggior evidenza.
Si procede a completare il presbiterio, ai lati del quale vi sono due nicchie una che accoglierà la statua della Madonna Madre di Misericordia e Regina di Bethania, l’altra che già accoglie quella del nostro Provveditore S. Giuseppe dono della fam. Abela.
Viste dal presbiterio, le cinque navate che compongono l’aula ecclesiale del Santuario di Bethania, offrono uno spettacolare quadro d’insieme da fare esclamare alcuni Sacerdoti in visita serale, si direbbe a lume di candela, visto che ancora non c’era l’impianto elettrico, che Bethania si affaccia sui cinque Continenti, tutti riuniti e raccolti attorno all’altare del loro Signore: Gesù Redentore del Mondo; protési in un anelito di pace verso il loro Salvatore Gesù; attenti al Messaggio di Misericordioso Amore del Padre: “fare di Cristo il cuore del Mondo”. Ogni Continente riceva e accolga il lieto annuncio di salvezza.
Imponente la sopraelevazione sul presbiterio. Procede l’impegno per l’attuazione del lucernario e tamburo che viene ad essere realizzato adeguatamente con copertura a giorno; mentre la copertura in rame completa quella del tetto sul legno lamellare.
Si iniziano a realizzare le Opere Pastorali e il Collegamento con il grande edificio esistente. È un’opera monumentale che chiude tutto l’aspetto architet-tonico del progetto già realizzato.
La suggestione che questo Tempio determina nei visitatori è segno di forte attrazione verso l’Infinito. “Atrio del Cielo” è il Santuario di Bethania: “una chiesa moderna in chiave storica”, così l’ha definito l’arch. Amato in visita.
Completati i lavori di tamponamento, si passa all’intonaco, e si incomincia a pensare alla pavimentazione e ai 5 portoni per i tre ingressi del Santuario dedicati alla SS. Trinità. L’ingresso ad Est, comunemente chiamato ingresso corpo “D” è dedicato al Figlio, l’ingresso centrale con tre portoni e dedicato al Padre, e l’ingresso ad Ovest comunemente chiamato “S. Lazzaro” perché si affaccia ad una villa dedicata a questo santo di Bethania, amico di Gesù, dedicato allo Spirito Santo. Nel giugno del 1995 le prime proposte per la pavimentazione; una varietà di marmi, graniti e cotti compongono la esposizione nel grande refettorio di Bethania. Imitazioni di marmi e graniti si affacciano fra le proposte. La difficoltà della scelta ci fa dire che “l’ottimo è nemico del bene”. Tuttavia, si focalizza quanto si realizza.
Gesù abita a Bethania. La sua presenza ci incoraggia a superare le difficoltà inevitabili in ogni opera. “Le opere di Dio nascono e vivono col consiglio dei ricchi e l’aiuto dei poveri”. Sempre così! Perché: “i ricchi: o non danno; o danno troppo poco; e sono trIl Corpo "D"oppo pochi” ( Mons. Corrado Mingo arcivescovo).
Così, passo passo, pietra su pietra, tassello su tassello, proseguiamo nel cammino intrapreso nel nome del Signore. Il cointeressamento, la compartecipazione, la liberalità e la generosità sono la forza inamovibile di questo volere del Signore.
Intanto si procede alla pavimentazione delle opere pastorali, con la piena disponibilità del neoarchitetto G. Caruso, che ne segue con accuratezza le varie fasi e la posatura di mosaici nei saloni.
Nel luglio 1996 viene completata illuminazione con plafoniere e firmato il contratto dell’ascensore per le opere pastorali, tanto necessario.
IL 30 dicembre 1996 impegnati nella ditta Fratelli Caruso di Comiso RG, graniti per la pavimentazione del Santuario. La scelta dopo aver passato in rassegna marmi, graniti e pietre dure cade sul granito indiano “ivory braun” e il “paradiso classico” granito brasiliano.
Questi graniti vengono affidati per i tagli al marmista G. Pace di Vittoria RG, veramente esperto e sapiente nel consigliarci, collaborato dai suoi due figli, Salvatore e Giovanni.
Il 18 febbraio 1997 inizio della messa in opera del pavimento. Siamo accorsi a vedere, ammirare, lodare, esaminare, osservare, proporre. Il posatore G. Corrao molto attento e preciso nel posizionare le lastre di cm 80 x 80 precedentemente numerate dal marmista Pace, affinché vengano mantenute le venature del granito e così creare un’omogeneità nel lavoro.
Mentre si è già messo in opera il 1° carico del granito, arriva il 2° carico. Quale amara, amarissima sorpresa quella del 1 marzo! L’ivory braun di questo 2° carico è punteggiato nero. Il mastro posatore viene a dirlo, sconvolto. Ce ne rendiamo conto, tutti. Si telefona ai signori Pace e Caruso, i quali arrivano. Manifestiamo il nostro disappunto e la nostra delusione. Occorre rimediare, con la sostituzione per giungere a piena uniformità cromatica con quella già in opera nella prima parte del Tempio.
Inizia il “piccolo calvario” alla ricerca “dell’ivory braun” conforme a quello già messo in opera. I viaggi a Comiso non si contano più per esaminare altre lastre; si mandano campioni in varie ditte italiane ed estere, anche in quella di origine; ma, in tanto i mesi passano e le risposte sono tutte negative. Che fare? Aspettiamo che il Signore ci dia luce, e con la serva di Dio Sr. Santina, diciamo: “Stiamo a vedere cosa vuole Gesù”.
Un Padre della Chiesa ci ammonisce: “il Demonio ti trovi sempre occupato mai preoccupato”.
Continua il nostro impegno e si passa a mettere in opera il “paradiso classico” sui i gradini del presbiterio, sulle soglie e fra le colonne binate con all’interno dei rombi di “ivory braun”.
Procediamo con gli scavi esterni per la copertura dei cavi elettrici, la sistemazione con la pala cingolata dell’ ingresso principale Santuario e si procede alla pavimentazione del viale esterno della sacrestia.
Il 24 luglio 1997 i falegnami mettono in opera le porte interne alle opere pastorali, si programmano per la costruzione dei portoni agli ingressi del Santuario.
Ogni iniziativa, ogni proposta, è finalizzata all’adempimento di questo Messaggio di Misericordioso Amore, trasmesso da Gesù dalla Serva di Dio Suor M. Santina Scribano. Lo Spirito Santo Consolatore illumini le nostre menti e renda forti i nostri cuori nell’Opera Sacerdotale. Espressione visibile è questa Chiesa che Gesù stesso ha voluto.
Il 27 novembre 1997 i fratelli Saccuta sono già all’opera nel preparare il ponte di ferro, del collegamento. L’ingegnere, direttore dei lavori, è impegnato nei calcoli e nei particolari da fornire ai costruttori del ponte in ferro e delle torri in cemento armato che completeranno tutto l’aspetto architettonico.
Il 2 dicembre 1997 arriva su un articolato il ponte da tutti atteso,viene posizionato sul suo alloggio, già preparato opportunamente, nei giorni precedenti, da grosse piastre poste nelle due parti esterne del ponte. Al fiato sospeso di tutti, succede un fragoroso battimani e un sospirone, appena questo blocco unico massiccio viene adagiato.
Il 10 gennaio 1998 dopo quasi un anno, definita la ricomposizione del pavimento del Santuario. Finalmente! Un’operazione sofferta, attesa, cercata.
Così Mastro Corrao, aiutato dal fedele Maurizio, inizia il lavoro di preparazione per la soluzione adottata.
Viene ad essere smantellato parte del pavimento già messo in opera, si creano dei rifasci delineati dal “paradiso classico” con all’interno mattoni di cm. 40 x 40 di “ivory braun” con tagli particolari agli angoli, per favorire l’inserimento di tozzetti di “paradiso classico”, con lo stesso sistema viene pavimentato anche il presbiterio. Il Presbiterio Ad opera delle nostre suore, viene creata una passatoia nella navata principale con sette rombi di “paradiso classico” , rappresentanti i sette sacramenti, e sotto i gradini del presbiterio l’anagramma di Gesù Cristo.
Nell’armonia ed alternanza dei graniti si giunge ad un risultato veramente ammirevole, da farci innalzare un canto di lode e di ringraziamento al Signore Gesù, che non lascia mai incompiute le opere Sue.
Il Santuario di Gesù Sacerdote Misericordia Infinita, “calamita potente” che attira sulla terra il diluvio della Misericordia Infinita, sorge con il contributo personale dei consacrati, dei fedeli e dei conquistati. Diamo il “compenso a Gesù”!
Il 18 novembre 1998, vengono portati dai nostri falegnami i primi banchi costruiti col legno di Bethania ricavato ad alcuni tronchi di cipresso piantati negli anni ’60 dal rettore del Santuario.
“I tempi sembrano sempre più avvicinarsi; e l’ora della Misericordia del Padre si fa attuale nel suo manifestarsi nella Bethania di Gesù, nel Santuario trono della Sua Misericordia”.
Nel mese di dicembre 1999 vengono messi gli stipiti dei portoni, in pietra di Comiso lavorata da marmisti Pace. Con l’aiuto di tutti si lavora alacremente agli ingressi e al sagrato del Santuario di Bethania.
Bethania vita della nostra vita, Noi vita di Bethania.
L’anno Santo giubilare del 2000, ci trova più impegnati non solo spiritualmente per un cammino di fede sempre più pura e di conversione; ma, anche in atti di fede nella provvidenza di Dio per poter andare avanti nel proseguimento dei lavori in Santuario. I tempi del Signore non sono i nostri tempi!
Il 10 dicembre 2000 viene donata dall’associazione A.V.I.S. provinciale e comunale di Siracusa, un’icona di Gesù Cristo Pantocratore, la prima di una serie che verrà ad arricchire l’absideLa Déesis della cappella del SS. Sacramento o cappella dell’adorazione del Santuario; opera degli artisti S. D’Oro e R. Scimò di Siracusa, completata con la Déesis, in occasione del 50° di Ordinazione del Sac. F.M.G. Sortino, rettore di questo Santuario, il 29/giugno/2001.
La Déesis, gruppo di cinque icone in stile bizantino scuola di Novgorod del sec.XV, raffiguranti: 1) Arcangelo Gabriele, 2) Madre di Dio, 3) Cristo in trono, 4) S. Giovanni Battista, 5) Arcangelo Michele.
Le immagini del progetto sono state realizzate su supporto in legno di betulla, albero sacro per eccellenza. Tale supporto è stato precedentemente telato e ingessato per poi passare alla fase di disegno, incisione delle linee e alla doratura.
La tecnica bizantina, su tavola, prevede l’utilizzo della tempera all’uovo; i colori sono ottenuti da un composto di terre macinate ed emulsione d’uovo.
Padre Igor Egon SandlerÈ P. Igor Egon Sandler S. J. tra le personalità più importanti dell’iconografia bizantina a benedire la Déesis, il quale lascia scritto: “Le icone sono una presenza spirituale del Cristo, sua Madre e dei Santi; e ci aiuteranno a pregare coi nostri fratelli dell’Oriente”.
Nei primi mesi del 2001 si procede alla pavimentazione esterna dei sagrati, del colonnato esterno, degli spazi antistanti gli ingressi; al rivestimento esterno delle pareti del Santuario e alle due scale esterne: “Salita della Misericordia” e “Salita della Riconciliazione” che facilitano l’accesso al Santuario.
Viene utilizzato per tutta la pavimentazione, il granito sud-africano “verde fontaine” con due tecniche di lavorazione: bucciardatura e fiammatura, con dimensioni e posatura del granito in maniera differente, creando così una varietà nella pavimentazione, che viene ad essere arricchita, sotto l’indicazione delle nostre suore, da più rosoni in “pietra di Comiso” e “verde d’oriente lucido”. Il pavimento esterno del SantuarioViene spontaneo esclamare col il salmista: “Venite, vedete le opere del Signore”(Sal. 46,9), “Come sono grandi le tue opere, Signore!” (Sal. 92,6), e ancora: “una meraviglia ai nostri occhi”(Sal. 117,23).
Tutto il granito proveniente dal Sud Africa, è dono di un nostro benefattore il dott. S. Morettino.

Dio voglia sempre ricompensare in santità, pace e salute tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa Casa del Signore Gesù.
Chiesa del 2000,
Chiesa del Perdono,
Chiesa della Riconciliazione,
Chiesa del Compenso.
Nel sagrato antistante l’ingresso centrale del Santuario di Gesù Sac. M. I., è stata creata una grande stella, ad indicare che Gesù ha posto qui “Il Trono della sua Misericordia Infinita”.
Il 23 giugno 2001, nelle opere pastorali del Santuario viene inaugurata la Biblioteca di Bethania intitolata all’arcivescovo Mons. Clemente Gaddi, figura indimenticabile soprattutto nell’Opera Sacerdotale Bethania; per l’incoraggiamento a proseguire, e per i saggi consigli frutto di una elevata chiaroveggenza pastorale nelle opere del Signore.
Arriva dalla Sardegna in nave a Palermo la “FONTE VIVA”. La "Fonte Viva"Viene collocata all’ingresso dei viali d’accesso al Santuario; dono dei fedeli al Sac. Francesco Maria Grazia Sortino in occasione del suo 50° di Ordinazione Sacerdotale, il 29 giugno 2001.
L’arcivescovo metropolita di Siracusa Mons. Giuseppe Costanzo, presiede la solenne commemorazione; prima di iniziare la celebrazione eucaristica, benedice la fonte composta da un vasca in pietra di Trachite gialla, scolpita a forma di conchiglia con sette braccia, per raffigurare i sette Spiriti di Dio; sormontata da una grossa pietra raffigurante Cristo “pietra angolare” (1ª Pt 2,7), nella quale è innestata una Croce in marmo bianco di Carrara.
Con l’apostolo Paolo anche noi possiamo affermare: “non ci sia altro vanto che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo”(Gal 6,14).
Al centro della croce il Cuore squarciato dalla lancia dalla cui ferita esce acqua che scende dolcemente giù nella vasca, mentre scaglie di marmo rosso sono intarsiate sulla croce per indicare le gocce di sangue.
Leggiamo nel vangelo: “Venuti da Gesù, siccome lo videro già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con un colpo di lancia gli trafisse il fianco e ne uscì subito sangue ed acqua” (Gv 19,33-34).
Ai lati della croce due cervi scolpiti in pietra di Trachite rosa, uno che anela verso la sorgente, l’altro con la testa chinata attinge acqua per dissetarsi, simbolo delle anime che anelano a Dio (cfr. Sal 42,1-3).
Due pergamene, sempre in pietra di Trachite rosa, con incise le seguenti scritte: “Attingerete acqua con gioia alle sorgenti del Salvatore” (Is 12,3) e l’altra commemorativa: “Dies Sacerdotalis 50° Sac. Francesco Maria Sortino 29 giugno 2001” completano la fonte.
Ideazione e progetto ad opera di una Suora di Bethania, la realizzazione è della Ditta ATZORI in provincia di Nuoro.
Nel settembre 2001 messo in opera all’ingresso centrale del Santuario di Gesù, il cancelloIl Cancello "S: Pietro"
“ S. Pietro” in ferro battuto; realizzazione del sig. A. Caschetto. Il 16 febbraio 2002 vede il nostro “mastro” Corrao con i sui due aiutanti Giuseppe e Nino alla prese nel rivestimento in Marmo “verde d’oriente lucido”, armonizzato con “ivory braun” e “paradiso classico”, delle pareti interne del Santuario, per un’altezza totale di m. 1,30. Nel mese di settembre 2002 ci si incontra per discutere sul da farsi per l’altare, l’ambone, per la sede del presbitero ecc.; la parola d’ordine di Francis Kezirian è: “Diamo luce all’altare”.
Ci rendiamo sempre più conto dell’impegno non indifferente per la realizzazione delle opere di arredamento, e per il materiale da utilizzare, per i design e per i costi. Tutto viene valutato con accuratezza, mentre si lasciano come si suol dire lievitare le varie proposte.
Intanto si procede a demolire dei vecchi muri di confine, in quanto lotti di terreno, di proprietari diversi, vengono ad essere acquistati negli anni, a poco a poco con la provvidenza inviataci da S. Giuseppe; così vengono allargarti i viali che danno l’accesso al Santuario dal lato Ovest, creando spazi per accogliere in futuro le stele con i mosaici della via Lucis.
Il 2003 ci trova impegnati nella ristrutturazione delle fioriere alle stele della Via Crucis in mosaico, precedentemente restaurate, e nella pavimentazione delle piazzuole antistanti ad esse.
Intanto, qui a Bethania proseguiamo il nostro iter stabilito dal Signore Gesù.
Il nostro motto è : “Oportet Illum Regnare! - Bisogna che Egli regni!”
– OJR - (1ª Cor. 15,25), perché si compia il Disegno del Padre: “fare di Cristo il Cuore del Mondo”.
Ecco la missione di Bethania, del Sacerdote, delle Figlie spirituali della Serva di Dio Sr. Santina le Suore Ausiliarie, dei numerosi Cittadini di Bethania C.M., sparsi in tutti e cinque i Continenti,dei fedeli e zelatori della Misericordia Infinita del Padre. Con Maria, Giuseppe e Santina, “In sinu Patris”, “in sinu Ecclesiæ”.
Ecco la linea maestra, la direttiva infallibile, la dimora sicura. Non si è qui per ammirare soltanto l’economia divina, bensì per esserne parte a pieno titolo.
Bethania con il Suo Santuario cuore visibile dell’Opera Sacerdotale, meraviglioso dono di Cristo ai Sacerdoti per l’umanità.
Una serie di Celebrazioni Liturgiche, hanno segnato quest’anno 40° anniversario “30 settembre 1963 – 2003” di proclamazione di Bethania Città della Misericordia da parte di Gesù alla sua serva Sr. Santina (cfr. D.S. II, 507).
Ricordiamo in particolare la giornata di preghiera, adorazione e rendimento di grazie, con solenne celebrazione Eucaristica, per la Festa della Divina Misericordia il 27 aprile ultimo scorso, che ha visto Cittadini di ogni dove presenti qui a Bethania chiamati da Gesù Sacerdote Misericordia Infinta nel Suo Santuario, i quali hanno risposto al suo invito: “Non lasciate passare senza frutto l’ora della Misericordia” (D.S. I 70).
Confidando unicamente nel Signore: “Chi confida nel Signore non resterà deluso” (Sir. 32,24); e nel Suo messaggio di Misericordioso Amore, manifestato a noi attraverso la sua Serva fedele Sr. Santina Scribano, di cui è a Roma la causa per la Beatificazione, abbiamo posto mano all’aratro.
Memori delle parole di S. Paolo: “Ci prodighiamo sempre nelle opere del Signore” (cfr. 1ª Cor 12,58) e ad imitazione del Figlio di Dio: “Lo zelo per la Tua Casa mi divora” (Gv 2,17), siamo convinti che : “Il Signore completerà per noi l’opera Sua” (cfr. Sal 138,8).
Tutto “A.M.G.D.” a maggior Gloria di Dio e per la salvezza delle anime.

 
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