LA
SERVA DI DIO SUOR MARIA SANTINA SCRIBANO
Messaggera di Gesù Sacerdote Misericordia Infinita
Anima
carismatica
testimoniò con una perfetta uniformità alla volontà
di Dio e con un’accettazione gioiosa la infinita potenza del
dolore offrendo le sue atroci sofferenze e la sua vita per la santificazione
dei Sacerdoti e di tutte le anime consacrate.
“La felicità non è inaccessibile, non è
lontana; è molto nascosta: fatti piccola per raccoglierla,
sorridi per avvicinarla, sacrificati per conservarla”
Così parlava Sr. Santina dalla sua carrozzella alle
anime assetate di Gesù che additava sempre quale unico vero
centro dal quale scaturisce la felicità del cuore.
Tuttavia, della felicità e della sofferenza di Sr. Santina
è bene conoscere le giuste dimensioni perché la sua
figura resti debitamente illuminata e sia, per i sofferenti e gli
ammalati, esempio luminoso da seguire. Scriveva ad un’amica:
“abbiamo questa sola vita per soffrire, per testimoniare
a Gesù il nostro amore e dargli tante anime e tanta gioia”.
Nella sofferenza-testimonianza d’amore seppe trovare la felicità
del cuore che raccoglieva momento per momento con semplicità,
che avvicinava col sorriso, che conservava gelosamente anche con le
lacrime, espressione di una sofferenza indicibile, ma soprattutto
di un amore cocente.
Nascosta come una violetta, in un angolo della Casa Madre, fu méta
di pellegrinaggio per Sacerdoti e Suore e, per quanti ebbero bisogno
di una parola di sollievo, afflitti da mali e sofferenze di ogni genere.
Suor Santina poteva parlare a tutti dalla sua carrozzella come una
madre ai suoi figli: ai Sacerdoti perché per la loro santificazione
aveva offerto a Gesù il suo corpo martoriato; alle Suore perché
vivendo lo stesso stato di vita ne conosceva le difficoltà
ma, soprattutto le gioie; alla gente del mondo perché, nonostante
il martirio del corpo, dal suo labbro scaturiva la lode e il ringraziamento.
Era una predica vivente, un esempio sublime di uniformità alla
volontà del Padre celeste che, se permette il male fisico,
è solo per ricavarne un bene maggiore.
Nacque a Ragusa il 4/12/1917, nel 1938 le si aprirono le porte di
Casa Madre delle Suore del Sacro Cuore per consacrarsi al Signore.
Fu eroicamente laboriosa, profondendo su tutti i tesori della sua
carità, definita da coloro che la conobbero, illimitata ed
inesauribile. Lavorò, ricoprendo mansioni diverse, in vari
Ospedali: Ragusa, Palermo, Messina, Caltanissetta, Siracusa, contesa
dal personale e soprattutto dagli ammalati che ne ricordano la carità
illimitata. Sopportò con coraggio ed eroismo le varie operazioni
chirurgiche che subì.
Il 30/9/1962 dovette ritirarsi dall’Ospedale Civile di Siracusa
perché afflitta dal male che ne avrebbe fatto una grande invalida;
visse a Casa Madre in Ragusa, sulla sua inseparabile carrozzella.
Il male che la travagliava si aggravò sempre più: il
suo corpo divenne un pezzo inerte e purulento… ma non perdette
mai il sorriso abituale che ne fece l’essere più delicato
e tranquillo di questo mondo.
Quel sorriso si spense il 12 maggio 1968, ma rimase impresso sulle
sue labbra cadaveriche come il segno tangibile di una felicità
conquistata con sacrificio, preludio della felicità più
completa nel Regno del Padre Celeste.
Bethania è l’Opera che Gesù vuole realizzare:
così Suor Santina sente. E attraverso profonde vicissitudini
distribuite nell’arco di cinquant’anni, il Piano di Misericordioso
Amore, di cui suor Santina è fedele interprete, riceve una
graduale attuazione.
Non si ha timore di affermare che le fondamenta dell’Opera Sacerdotale
Bethania, sono ben solide, dal momento che suor Santina ha così
sofferto.
Al nulla, nulla è dovuto!
Di ogni anima si suole comporre una sintesi che sta a definire tutta
la vita quotidiana vissuta; che opera come leva potente, capace di
muovere e trasformare l’esistenza.
In suor Santina Scribano si è incarnata l’espressione
che ha dato il motivo a queste nostre riflessioni.
Il segreto di serenità, di felicità, di quiete che inondava
di continuo l’anima sua, lo troviamo nella convinzione, netta
e profonda insieme, del proprio nulla.
Perché un albero possa bene germogliare deve produrre radici
proporzionate. Così è dell’anima che vuole elevarsi
in alto,fino al cielo, “in sinu Patris”.
Deve annientare se stessa, non solo con opportune riflessioni, ma
soprattutto con uno sguardo continuo d’introspezione, volto
a mantenere la verità e la realtà delle convinzioni
acquisite.
Ad ogni ragione pretesa, ad ogni diritto dovuto, ad ogni logica più
conveniente, ad ogni spettanza più elementare, la risposta
rimane invariata: “al nulla, nulla è dovuto!”.
E ciò attuato senza rancori, senza fastidi, senza malumori,
senza malintesi, senza disagi, senza mugugni, senza rabbia, senza
drammi, senza pettegolezzi, senza niente; perché è proprio
vero che “al nulla, nulla è dovuto!”.
“Io
sono niente, l’ho detto, ne sono convinta; alcune sorelle me
lo hanno detto. Non posso pretendere nulla, come non esistessi.
Naturalmente con dolcezza, contenta, soddisfatta, perché è
proprio così. E mentre devo tutto alle altre, le altre devono
nulla, proprio nulla a me. E’ una logica consequenziale che
non offende alcuno, neanche me che ne sarei l’interessata”
(da una lettera di suor Santina al II Padre spirituale). E’
il pensiero, la vita quotidiana di suor Santina.
E’ la pace interiore: quella della mente, del cuore, della volontà;
ed esteriore: quella delle cosiddette pubbliche relazioni in comunità
e nell’apostolato.
Evidente tutto tace, perché è messo a tacere da una
logica ferrea e da una grazia sovrabbondante, implorata con “gemiti
inenarrabili”.
Oggi attraversiamo in maniera evidente e… contagiosa acque poco
navigabili: perché inquinate, perché insidiose, con
approdi proibitivi e di fortuna, per cui naufraghiamo con facilità
e siamo dei miseri naufraghi!
Si adotta un tipo di virtù…leggera (non corazzata), bastevole
solo ad ottenere risultati superficiali, appariscenti, senza radici.
Gesti isolati che abbagliano e ubriacano.
Il principio che invece viene incarnato, senza adattamenti, scaturisce
da una convinzione rigorosa e precisa, che mette a tacere, ripetiamo,
la cosiddetta dignità umana, il conclamato prestigio sociale,
la personalità ironica dell’essere umano, i motivi e
le ragioni chiamate psicologiche, un insieme di convenevoli che nulla
hanno di positivo.
E’ questo l’aspetto base che spiega gli atteggiamenti
di un’anima e lascia l’impronta indelebile nel tempo.
Così è per la serva di Dio suor Santina Scribano messaggera
di Gesù Sacerdote Misericordia Infinita.
Sac. Francesco Maria Grazia Sortino
C’è
chi paga
Prefazione al libro “Rapita dall’Amore” di
† Francesco Pennisi,
Vescovo di Ragusa
Questa biografia di Suor Santina Scribano è una vera rivelazione
per tutti, anche per quelli che l’hanno conosciuta.
Sì, alcuni sapevano della sua virtù, anche straordinaria,
e del dono della preghiera ricchissimo; ma nessuno ha mai sospettato
tali altezze e, meno ancora, tanta consapevolezza del preciso disegno
di Dio su di lei.
Si pensava piuttosto alla naturale generosità di una fanciulla
povera, resa più attenta e prodiga dalle privazioni sofferte,
e più comprensiva dalla formazione religiosa; ma non ad un’offerta
consapevole e volontaria, ad una donazione sacra e totale, esplicitamente
e formalmente fatta allo Sposo, Martire Divino che gliela aveva formalmente
chiesta.
Così pure si ammirava la sua silenziosa rassegnazione, comune
a tante semplici anime cristiane; ma non si sospettava che quella
ruggente tempesta, ad ondate sempre crescenti, di dolori, fosse un
tremendo debito assunto verso la giustizia di Dio, da scontare ad
usura, in sostituzione di altri, specialmente di sacerdoti.
Due voti: di abbandono e di vittima, sono due cambiali in bianco,
firmate col sangue e rilasciate a Gesù Crocifisso con data
precisa, impegno personale e non girabili ad altri. Impegno preso
con la gioia e la semplicità di bimba, ma con la matura consapevolezza
di donna già provata da innumerevoli dolori antecedenti.
Questa misteriosa e sublime legge di solidarietà universale,
questa legge di compenso e di sostituzione, instaurata e iniziata
da Gesù, appare in Suor Santina evidente, sconcertante e sublime.
A tanto male che vediamo, a tanta incredulità, ateismo, apostasia,
immoralità, deve necessariamente corrispondere un peso immane
di fede, di purezza, di amore e di dolore.
E Dio suscita, prepara, spinge e sostiene anche oggi, anzi oggi più
che mai,queste anime sconosciute, silenziose, avallanti per gli altri,
donatrici anonime, eroine senza gloria.
Se non ci fossero queste anime, se non ci fosse questo contrappeso
di santità, non meriterebbe neanche di più esistere
l’umanità, diventata disordine e scandalo della creazione.
Come, se non ci fosse questo sublime scopo di partecipazione ai dolori
redimenti di Cristo, non sarebbero spiegabili né giustificabili
tanti spaventosi dolori di creature innocenti.
Ci deve essere chi paga, e c’è che paga oggi nello sperpero
di luce, di doni e di grazie del Cristianesimo, ma c’è
anche chi paga e paga col sorriso, come Suor Santina, che potrebbe
ripetere, senza arrossire, le arcane parole di S. Paolo: “Ora
io mi rallegro nelle sofferenze che patisco per voi, e completo nella
mia carne quel che manca delle sofferenze di Cristo a prò del
corpo suo che è la Chiesa” (Col. 1,24).
Solo alla luce di questo mistero si legga questa biografia, scritta
con severa onestà di storico e con maltrattenuta commozione
da P. Placido Cavarra, perché non urtino certi ardenti espressioni
di Suor Santina, né sconcertino tante inesprimibili sofferenze;
ma anzi diventino edificazione e conforto in quest’ora di smarrimento
e sgomento del corpo di Cristo, che è la Chiesa.
PREGHIERA
per
ottenere da Dio la beatificazione di Sr. M. Santina Scribano del S.
Cuore di Gesù Messaggera di Gesù Sacerdote Misericordia
Infinita
Signore Gesù, che hai promesso di trasfigurare con la Tua luce
coloro che, per amore, hanno accettato di lasciarsi crocifiggere con
Te sulla croce, concedi, Ti preghiamo, la gloria dei santi alla Tua
umile serva Sr. M. Santina Scribano del Sacro Cuore.
Ella che in vita gioiosamente si immolò come vittima di amore
per la santificazione dei sacerdoti e l’avvento del Tuo regno,
possa brillare quasi fulgida stella nel firmamento della Chiesa per
guidare alla meta del sacerdozio i chiamati, sostenere nelle difficoltà
gli eletti, illuminare gli smarriti, ottenere a tutti la gioiosa perseveranza.
Se quanto Ti chiediamo, o Signore, è nei disegni del Tuo amore
misericordioso, concedici per l’intercessione di Suor Santina
la grazia che imploriamo…
Pater…
Ave… Gloria…
Ragusa, 30 dicembre 1976
† Angelo Rizzo,
Vescovo di Ragusa
PREGHIERA
per ottenere da Dio la beatificazione di Sr. M. Santina Scribano
del S. Cuore di Gesù
Messaggera di Gesù Sacerdote Misericordia Infinita
1
O Gesù vittima d’espiazione del peccato del mondo, Tu
che per riconoscere la signoria di Dio, Tuo Padre, sull’uomo
e sulla storia, ricapitolando in Te l’universo, novello Adamo,
Ti se annientato fino a morire, insegnaci anche a noi come hai insegnato
a Suor Santina del Sacro Cuore che è bello lodare il Signore,
ancor più bello operare servendo i fratelli per la Sua gloria,
bellissimo morire accettando la lenta e totale distruzione del nostro
essere come atto di perfetta adorazione, come olocausto.
Gloria
al Padre…
2
O
Gesù, Redentore divino per noi Crocifisso e Risorto, Tu che
hai concesso alla Tua diletta Suor Santina del Sacro Cuore la sapienza
della Croce e le hai insegnato a soffrire per amore sorridendo al
dolore, concedi anche a noi – per sua intercessione –
non solo a non sciupare i nostri patimenti, piccoli o grandi che siano,
ma a farne co-me lei il più efficace mezzo del nostro apostolato.
Gloria
al Padre…
3
O Gesù, Sacerdote Sommo della nuova ed eterna alleanza, Tu
che hai rivelato alla Tua serva Suor Santina del Sacro Cuore la centralità
della Tua funzione sacerdotale nell’economia della salvezza
e quella del sacerdozio ministeriale nella Tua Chiesa così
da ispirarle di consacrarsi vittima di amore per la santificazione
dei Tuoi ministri, concedi anche a noi – per sua intercessione
– tanta luce interiore non solo da rispettare, amare e difendere
i Tuoi ministri, ma anche da offrire preghiere e sacrifici perché
essi siano santi e santificatori.
Gloria
al Padre…
† Angelo Rizzo
Vescovo di Ragusa
Gesù promette a suor Santina:
1°
- Nessuno ti invocherà senza essere esaudito e nella maniera
più utile al suo
bene spirituale ed anche materiale.
2°
- Anche per quelli che non t’invocano, per tutti avrai le mie
Grazie da dare e so-
prattutto ai moribondi la grazia finale; e questo a cominciare da
oggi.
(Diario
Spirituale vol. II, 338)
Cronologia
storica
della
serva di Dio Suor M. Santina Scribano del Sacro Cuore
messaggera di Gesù Sacerdote Misericordia Infinita
e tappe più significative della sua vita spirituale.
*
04/12/1917 – Nasce a Ragusa.
* 22/04/1938 – E’ ricevuta come postulante nell’Istituto
delle suore del Sacro Cuore a Ragusa.
* 18/11/1938 – Inizia il Noviziato.
* 27/05/1941 – Professione religiosa temporanea.
* 29/05/1941 – Ospedale Civile S.O. (sala operatoria –
sala medicazione) Ragusa.
* 01/09/1941 – Scuola Convitto – Palermo.
* 15/02/1943 al 20/02/1943 – Sanatorio IV Reparto - Ragusa.
* 19/06/1943 – Ospedale militare – Caltanissetta.
* 22/08/1943 – Sanatorio IV Reparto - Ragusa.
* 04/11/1943 – Studio e lavori di casa – Palermo.
* 17/08/1944 – Ospedale Maria Paterno’ Arezzo (sala operatoria
reparto maternità).
* 27/04/1946 – “Per la prima volta sentì inconfondibile
la voce di Gesù…”
Invito alla sofferenza, sua disponibilità ad essa.
* 26/08/1947 – Professione perpetua.
* 22/08/1948 – Riceve la grazia del 1° Direttore Spirituale.
* 17/09/1948 – Scuola Convitto II anno – Palermo.
* 22/07/1949 – Ospedale Maria Paternò Arezzo (reparto
uomini) – Ragusa.
* 10/11/1949 – Scuola convitto III anno – Palermo.
* 18/11/1949 – Sanatorio III Reparto – Ragusa.
* 13/10/1950 – Ospedale Maria Paternò Arezzo (reparto
uomini, sala operatoria) – Ragusa.
* 08/12/1950 – Voto di fiducia e abbandono.
* 02/02/1951 – Voto di Vittima per la santificazione dei Sacerdoti.
* 20/01/1955 – Clinica S. Camillo (sala operatoria e reparto)
– Messina.
* 26/02/1958 – Ospedale Civile Umberto I (sala operatoria chirurgia
e ginecologia) – Siracusa.
* 29/09/1958 – Incontro con il nuovo Direttore Spirituale.
* 09/10/1958 – “Per la prima volta avvicino il Padre spirituale
in confessione”.
* 01/04/1962 – Unione Trasformante: “L’anima assorbita
e fusa vive nel ritmo pieno e perfetto della vita Trinitaria.”
* 11/08/1962 – Trasformazione in Maria SS.
30/09/1962 – Paralitica viene ritirata dal suo ufficio e trasferita
a Casa Madre – Ragusa.
* 30/09/1963 – Gesù le comunica che quel Luogo che Lui
si è scelto, per l’Opera Sacerdotale – Bethania
di Siracusa – “diverrà la Città della Misericordia…
poiché ivi ho stabilito il trono della Misericordia Infinita.”
12/05/1968 – Alle ore 17,00 all’ Ospedale Maria Paternò
Arezzo – Ragusa, lascia la terra “per andare incontro
allo sposo che viene”.
07/10/1985 – Apertura del Processo di Beatificazione.
N.B. La cronologia che ci è stata fornita personalmente dalla
serva di Dio attraverso la sua Autobiografia ed i Suoi Diarii Spirituali
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