LE SUORE AUSILIARIE DI GESU' SACERDOTE MISERICORDIA INFINITA
Vengono comunemente chiamate le Suore di Bethania. Questo titolo,
ambito, è la tessera di riconoscimento per queste anime consacrate
che sono formate secondo lo spirito di Bethania, rivelato da Gesù
nelle varie locuzioni alla sua serva fedele suor Santina Scribano
messaggera di Gesù Sacerdote Misericordia Infinita.
Una comunità giovane, piccola, ma fresca, agile, spigliata, dinamica,
contemplativa, capace d’insegnare e raccomandare, narrare e affidare
a tante anime l’esperienza del divino.Le Ausiliarie di Gesù Sac. M.
I. sono nate per un espresso desiderio di Gesù a suor Santina: “Voglio
una Comunità religiosa che s’impegni a consolare il mio Cuore da tante
intime e profonde ferite, vivendo nell’esercizio costante di una virtù
eroica che sia modello di come si dovrebbe vivere in Comunità: Questi
devono essere Sacerdoti, Religiosi e Religiose dell’Opera mia: anime
che sappiano consolare il mio Cuore e attirare la Misericordia sul
mondo”. (D. S. I,49) Sempre vivo e attuale il desiderio cocente del
Cuore di Gesù Sac. M. I., le figlie spirituali della Serva di Dio
suor Santina, vivendo nell’esercizio della Misericordia, incarnano
quanto richiesto da Gesù nell’Opera Sacerdotale di Bethania C. M.
e ne formano un tutt’uno. Vivono e testimoniano al Mondo, con una
vita di donazione completa nello spirito di Marta e di Maria nel servizio
al Cuore Sacerdotale e Misericordioso di Gesù per la Chiesa, con la
Chiesa e nella Chiesa. “…Sappiano consolare il Sacro Cuore di Gesù
con una vita di altissima perfezione con la Chiesa e per la Chiesa:
Vita tutta permeata dallo Spirito liturgico della Chiesa con quella
semplicità che viene dall’intimità con Dio, che riflette la sua Essenza”.
(D. S. II, 274) Al servizio di questo Amore Misericordioso, e concretamente
per i Sacerdoti, esercitano il loro apostolato nascosto, silenzioso,
ma reale e profondo nel dare il Compenso, la Riparazione per le intime
ferite che Gesù riceve da parte dei Suoi intimi: i Consacrati, in
modo particolare da coloro che Gesù stesso, nel Suo infinito Amore
, definisce:”Il palpito più tenero del mio Cuore”.
La missione della Ausiliaria è quella di collaborare col Sacerdote;
assisterlo in casa e in chiesa, coadiuvarlo nelle attività catechistiche
e nella pastorale. Stare vicino al Sacerdote, richiede qualità non
comuni e altamente difficili. Suor Santina suggerisce le virtù e le
condizioni con una sola parola: “MADRE” all’insegna e alla sequela
di Maria SS. Madre e Regina degli Apostoli, “…al loro aiuto con dignità,
con semplicità, senza bassezze, senza famigliarità, con rispetto massimo
d’ambo le parti. I Sacerdoti nelle Ausiliarie non abbiano serve o
sorelle da comandare, ma madri a cui esporre, con fiducia di figli,
tutto ciò che occorre per loro e per la parrocchia…” (D. S. II,267)
Chiamate dal Signore con speciale predilezione, dono altamente gratuito,
specifico di questo Carisma: la santificazione dei Sacerdoti, primi
dispensatori di Gesù Misericordia Infinita del Padre alle anime di
tutti i luoghi e di tutti i tempi. La missione della “Madre”nel tempo
viene ad essere assunta con dedizione dalle Figlie. “Mi servirò di
te per consolare i miei Sacerdoti. Sì, perché a te ho confidato e
confiderò ciò che voglio da essi e quanto li amo. Tu ne sarai la sorella
affettuosa che ne curerà il bene dell’anima pregando e immolandoti
per essi, e il bene del corpo, sacrificandoti per il loro bisogni.
Tu sarai l’ostia consumata per la loro santificazione. Quanto ti toccherà
lavorare e soffrire per i miei Sacerdoti! A te li affido dopo averli
staccati dalla famiglia, in te devono trovare quell’affetto, quella
dedizione materna che hanno lasciato; in te devono trovare tutto ciò
che hanno lasciato, nella misura più piena e più soprannaturale. Quanto
è grande e sublime la missione che ti ho affidata! Non la potresti
minimamente assolvere se Io stesso non agissi in te. Tu comunicherai
lo spirito che voglio alle anime che ho scelte per continuare l’Opera
che ti affido. Anzi Io stesso parlerò attraverso te. Vi modellerò
a mio gusto. Toccherà ai Sacerdoti aprire la via a tante giovani che
Io voglio formare alla mia scuola. Miseria mia, il mio Cuore è già
aperto e infiniti tesori incominciano a scendere in ogni anima.” (D.
S. I, 97-98) Una missione che non conosce orari, giorni, soste o discriminazioni
nella accoglienza delle anime. La
loro giornata è permeata di preghiera, riparazione,adorazione, azione.
Nel seppellimento di una vita comune vivono i consigli evangelici,
per la Gloria del Padre, il trionfo del Cuore Immacolato di Maria.
La celeste Madre guarda con amore di predilezione, protegge e guida
questa piccola Comunità, che Suo Figlio Gesù ha voluto affinché tutte
le anime si possano immergere nell’Oceano di Sangue ed Acqua, che
scaturisce come in una sorgente dal Suo Sacratissimo Cuore che è Amore
inesauribile e Misericordia Infinita. “…La vita di preghiera è tutta
la sua gioia. Tutto è preghiera per l’anima che ama: il silenzio adorante
delle ore della Cappella, come quello della solitudine dell’infermeria;
in mezzo ai più opprimenti lavori, alle più svariate e preoccupanti
attività; nell’ufficio più elevato di responsabilità, come in quello
più umile e insignificante.” (D. S. II, 277) “…Non voglio triboli
e spine nella mia vigna eletta. Dev’essere riposo e conforto al mio
Cuore, mai amarezza.” (D. S. II,267 “…L’Amore è il segreto della santità,
il segreto che facilita tutte le difficoltà, il segreto di tutta la
perfezione.” (D. S. II,276) Il loro spirito “Dopo la S. Comunione
Gesù mi disse dello spirito che deve distinguere la Congregazione
dell’Opera di Gesù: |
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