I
SOCI COSTRUTTORI
Accingersi
a costruire un Villaggio è impresa che rasenta l’utopia.
Averla pensata, maturata ed elaborata nella propria mente e, perché
no, nella fantasia, è motivo di scoraggiamento, di illusioni
e di delusioni insieme.
Telefoni per avere informazioni, e ti si risponde in maniera evasia
o con una carica di complicazioni, implicanze e compromessi, da farti
desistere e ammutolire. Comunichi con chi, presumi, ti possa o ti
debba aiutare – solo con i consigli si intende (!), con chi
ti debba indicare una via da seguire perché “esperiente”,
e invece hai risposte fatte di monosillabi o bisillabi che hanno intristito,
incupito il tuo spirito.
Tu ne parli come di cosa già fatta, e ti prendono per matto.
C’è chi ti compatisce, chi ti porge la mano in segno
di salutarti per andarsene e chiedere poi a chi lo accompagna: ma,
sta bene il reverendo? Pare che alquanto… devia!
Tu sei rimasto di sasso; sì proprio come un grosso sasso inutile,
cotto al sole, abbandonato, smarrito e isolato, senza la possibilità
di mirarti e confrontarti, perché non ne sei più capace.
Che fare?!
Che dire?!
Anche il cielo sembra negarti approvazioni.
Eppure, ne sei certo, proprio il cielo ha parlato, dato la sua luce
chiara: quella che non inganna ed è contemporaneamente decisione
e forza.
Tu preghi intanto, gemi, implori col rosario in mano,…e ti senti
fiducioso. Ma sei pure come il paralitico del Vangelo: senz’uomo
che lo spinga nell’acqua per la guarigione. Senza cioè
chi ti dia una mano, chi accetti di donarsi incondizionatamente e
compromettersi, bruciarsi per l’Opera voluta da Gesù.
Ti viene incontro un “Onorevole”, sì proprio un
Onorevole.
Viene dal Cielo.
E’ nientemeno l’Onorevole San Giuseppe!!!
Personalmente.
Gli Onorevoli di questa terra non hanno capito, non riescono a capire,
sono troppo presi da mille occupazioni.
E poi, “per capire”, chiedono che “ti comprometta”,
“t’impegni”.
Con “ l’Onorevole San Giuseppe” le cose vanno ben
diversamente.
Ti aiuta disinteressatamente, per pura amicizia, perché sei
“Amico di Gesù”.
Così il Grande Patriarca, che sta al confine fra l’Antico
e il Nuovo Testamento, si mette all’opera per l’Opera.
Incomincia con un grosso regalo, un intervento vistoso, determinante
e risolutivo: l’acquisto dei settemila metri quadrati su cui
dovrà sorgere il Santuario di Bethania dedicato a Gesù
Sacerdote Misericordia Infinita.
Un complesso di occasioni facilitano “l’affare”
e lo spazio viene senz’altro aggiunto all’altro già
esistente.
Deo gratias!
Lacrime di gioia, sospiri, soddisfazioni, invocazioni di ringraziamento
formano il respiro di quei giorni estivi del 1966.
Ma non è tutto.
“Il Signore non si lascia vincere in generosità”.
E’ il pensiero di suor Santina.
L’anno volge al termine.
Gesù ti chiede un grosso sacrificio: la morte di papà.
Sei inconsolabile, lacerato, da sentirti quasi perduto.
Mentre vivi questo dramma intimo, una lettera ti obbliga a destarti,
a sorgere e riprendere forza e propositi.
Sono i “SOCI COSTRUTTORI” a rispondere,
dopo un anno, ad una tua che li invitava a Siracusa per la costruzione
del VILLAGGIO BETHANIA in contrada Isola.
Avevi presentito che San Giuseppe si sarebbe fatto sentire e, certo
di ciò pregavi, assieme alla Comunità di Bethania, il
santo Patriarca.
I SOCI COSTRUTTORI sono un’organizzazione internazionale
aconfessionale, con sede in Belgio, formata da giovani volontari i
quali per un mese, per un anno o per tutta la vita, si impegnano a
prestare il loro soccorso,servizio e la loro collaborazione.
Sono due quindi le categorie: Soci Permanenti, con il minimo impegno
di un anno, e Soci Estivi, i quali si impegnano per un mese in estate.
Fra i primi trovi preti diocesani, canonici premonstratesi, benedettini,
cappuccini, gesuiti, chierici di teologia, novizi, piccoli fratelli
di Charles de Foucauld, universitari, operai; e, ancora, “giovani
consacrati” che formano una congregazione religiosa con i tre
voti classici: povertà, castità e obbedienza, più
un quarto voto: quello di consacrare la loro vita alla costruzione
di case per i meno abbienti.
Non dimenticheremo, fra i Soci Costruttori presenti a Bethania, Richard,
Georges, Hemil, Ruggero, Ludo, Felix, Guÿ, e tanti altri dei
quali non si è cancellata l’immagine e la memoria.
Anni di sacrifici e di fervore misti a piccoli inconvenienti determinati
dalla lingua, dalla diversa mentalità e dalla inesperienza.
Ci si trova a vivere un’esperienza meravigliosa e unica a contatto
con tanti fratelli. I quali mi hanno donato anche un prontuario in
più lingue per le confessioni sacramentali.
La giornata si svolge in un intenso spirito di fraternità e
di preghiera: S. Messa, ore liturgiche, adorazione, preghiera comune
e incontri organizzativi, più otto ore lavorative.
La domenica, in parrocchia, la celebrazione eucaristica solenne con
omelia in più lingue, con canti e liturgia da far estasiare
tutti gli isolani e i villeggianti.
Siamo negli anni 1967 – 1971.
Per l’Italia è responsabile dei “Soci Costruttori”
un giovane religioso:
P. Angelo Marcandella. Un prete che non è stato scalfito da
questo tipo di vita; anzi, lo vedi sereno, fiducioso, esemplare, coraggioso,
portatore della Grazia Divina.